Newsletter - dicembre 2017
Novità giurisprudenziali
Cassazione del 4/12/2017, n. 28937 sez. VI – 1 civile
Il provvedimento giudiziale di assegnazione della casa familiare a seguito di divorzio è revocabile solo in presenza di circostanze sopravvenute, tra cui si può annoverare il trasferimento del figlio dei coniugi dopo la pronuncia della sentenza
Presupposto dell’assegnazione della casa familiare è la conservazione della serenità domestica nell’interesse della prole, di conseguenza il venire meno di questa esigenza può determinarne la revocabilità
Cassazione del 5/12/2017, n. 29090 sez. II civile
La mancata consegna del certificato di agibilità dell’immobile al compratore non comporta di per sé inadempimento del venditore e conseguente risoluzione del contratto, a meno che in concreto non sia riscontrabile la gravità dell’omissione in merito al godimento ed alla commerciabilità dell’immobile. Ne consegue che non può essere pronunciata la risoluzione laddove l’immobile abbia le caratteristiche funzionali alla propria destinazione e le difformità edilizie siano state sanate con pagamento del dovuto e formazione del silenzio assenso a seguito di presentazione della domanda in sanatoria.
L’agibilità attesta, tra l’altro, la sussistenza delle condizioni di sicurezza e salubrità dell’immobile in base alle regole vigenti e la conformità al progetto originario, ma l’articolo 24 del DPR 380/01, che prevedeva il certificato di agibilità, è stato recentemente modificato dal Decreto Legislativo 222/2016 che ha introdotto la segnalazione certificata di agibilità ovvero non più il certificato rilasciato dal Comune a seguito della consegna dei documenti, bensì la dichiarazione di un tecnico abilitato presentata in Comune entro 15 giorni dalla comunicazione della Fine dei Lavori corredata delle carte necessarie
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